"I Cani di Domani"
- collettivosocial
- 15 dic
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Ll'aspetto culturale che ci proponiamo di rappresentare viene ampiamente trattato con incontri di alto valore e con attivisti, compagni e amici che da anni sono impegnati nel lavoro di analisi e studio, oltreché di azione diretta, dei fenomeni sociali e culturali che ci troviamo a vivere, in questi tempi complessi e non facili da interpretare.
qui sotto la locandina generale dell'intera rassegna (purtroppo alcuni eventi sono già passati) e il testo di presentazione, che riteniamo vada quanto meno letto e che, dal nostro punto di vista, ci sentiamo di sottoscrivere in pieno.
I CANI DI DOMANI

I cani da sempre generano cultura... e controcultura! Per migliaia di anni sono stati portatori di preziosi insegnamenti sulla convivenza multispecie. Oggi la loro voce viene silenziata e il loro agire sempre più normato dalla costante e multiforme oppressione di una società spietatamente antropocentrica. Una società che, attraverso le sue istituzioni, negli allevamenti, nei campi cinofili e nelle case dei suoi cittadini li mercifica, ne sfrutta il lavoro, li imprigiona, sperimenta sui loro corpi, li rende “pet”, li mette in definitiva in una inamovibile e univoca funzione di tornaconto del Padrone. In questi anni stiamo assistendo, almeno in questa parte di mondo, alla fine del cane per come è coesistito con noi nell’arco di decine di migliaia di anni. È in questo scenario che sta avvenendo un vero e proprio pervertimento della preziosa cultura di convivenza multispecie umano-cane. Attraverso i cani e sulla loro pelle, c’è chi sta riuscendo a rafforzare e a portare in società concetti come la servitù volontaria, la subordinazione come valore, il controllo e la delega totale all’esperto cinofilo (ormai considerata l’unica figura in grado di approcciarsi ad un cane) fino ad arrivare all’ intollerabile teoria e prassi eugenetica applicata alla selezione delle razze e quindi ad una vera e propria ideologia razzista.

Un’ideologia che vede il cane di razza “pura”, formato in un percorso educativo/addestrativo, come unico affidabile referente nella convivenza. La disgustosa proposta di legge sul “patentino per cani” (plp N.4), che ha ricevuto approvazione unanime dal consiglio regionale lombardo e sulla quale molte altre regioni e comuni si sono dette favorevoli e pronte a sostenere, parla di tutto questo e si raffigura come ultimo e coerente atto istituzionale di questa oppressione strutturale. Il proposito di questa rassegna è presentare degli incontri durante i quali condividere delle riflessioni, smascherare violenze fisiche e inganni semantici (la sbandierata “eticità” degli allevamenti o il bispensiero diffuso da certa educazione cinofila) e porci delle domande su come essere veramente e genuinamente solidali e vicini ai cani, convinte che le problematiche legate alla convivenza e alle relazioni che stringiamo con loro, vadano rintracciate su ben altri piani rispetto a quelli indicati dalla pressoché totalità del mondo della cinofilia, dalla politica e dall’opinione pubblica.




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